Archi Magazine Covers FindMyInstrument™
December 14, 2023
Archi covered our registry in its coveted September/October issue, which is distributed every year at Cremona Musica. The article is republished below with permission from Archi, translated into English by Classically Connected with the original Italian beneath.
FindMyInstrument, a Public Registry for Musical Instruments
Here is an innovative project that opens up interesting possibilities. Classically Connected, Inc. (CCI), based in New York and active since 1966, has recently added to its numerous non-profit activities a public registry, FindMyInstrument™. Users can register stringed instruments and pianos that they own, indicating the year of construction, the luthier or maker, the characteristics and dimensions, and even add videos and photos.
Currently, the registry follows the model of a passport, which guarantees the authenticity of an instrument through the assignment of an identification number, like what happens with vehicle license plates. It contains data from over 250 instruments, including the [fine stringed] collection of the Metropolitan Museum of Art and the collection of winning instruments of the Triennial Competition that is exhibited at the Violin Museum in Cremona.
We talked about it with Eva Lerner-Lam (in photo), former President of CCI and currently Special Advisor to the Board.
FindMyInstrument™ is the new name of CCI’s registry; when was it first created?
“CCI began building the registry in 2021 and launched it in late 2022, although it has been a personal objective of mine since the early 1990s. My experience managing a private fine instrument collection and my career background in economics and engineering led me to question why there was no way to identify the many millions of fine instruments around the world, many of which are far more valuable than automobiles, which have identification numbers and are registered by public agencies.”
What are the principal objectives of the registry?
“We listened to many groups in the musical instrument community — including teachers, makers, and collectors — and created the registry to address their needs. Preserving makers’ and owners’ documentation in a cyber-secure way is a major goal since records for many fine instruments are lost through generations due to natural disasters and wars. FindMyInstrument™ provides a dependable way for such documentation to be preserved and available privately or to the general public at the discretion of the owner, who maintains full control of their data.
“Owners can also face very high premiums from insurers when there is a lack of verifiable information — the reliable information on FindMyInstrument™ can lead to reduced premiums.
“We also believe it is essential to preserve and share the cultural legacy of fine instruments so that current and future generations can trace their heritage.
“While FindMyInstrument™ currently features fine instruments, it also accommodates instruments of other calibers, which allows owners to preserve the heritage of instruments of great sentimental value, if not high market value.”
How many registered instruments are there currently?
“There are nearly 300 instruments from the collections owned by the Museo del Violino, the Metropolitan Museum of Art, and private individuals. Institutions and individuals can become Content Providers of Record (CPRs) and we are accepting new CPRs from around the world.”
How do you plan to develop the registry in the coming years?
“In the future there will be a mobile app, an ID card that will allow for more secure instrument transport, and an expansion of the registry to accept instruments other than strings and pianos.
“Key to the success of this endeavor, however, is to continue to listen to our community members to keep improving and enhancing FindMyInstrument™ for their benefit.”
FindMyInstrument, Un Registro Pubblico Per Strumenti Musicali
È un progetto innovativo, che si apre a interessanti prospettive. Alla sue numerose attività la società no profit Classically Connected, Inc. (CCI), con sede a New York e attiva dal 1966, ha recentemente aggiunto un registro pubblico, FindMyInstrument™, sul quale gli utenti possono registrare strumenti ad arco e pianoforti di loro proprietà indicando l’anno di costruzione, il liutaio o il costruttore che li ha realizzati, le caratteristiche e le dimensioni, anche con l’aggiunta di video e foto.
Attualmente il registro, che è pensato come una sorta di passaporto per garantire l’autenticità di uno strumento attraverso l’assegnazione di un numero identificativo, un po’ come accade con le targhe degli autoveicoli, raccoglie i dati di oltre 250 strumenti, comprese la collezione del Metropolitan Museum of Art e la collezione degli strumenti vincitori del Concorso Triennale, custodita presso il Museo del Violino di Cremona. Ne abbiamo parlato con Eva Lerner-Lam (nella foto), già Presidente di CCI e attualmente Consigliere Speciale del Consiglio Direttivo.
FindMyInstrument™ è il nuovo nome dell’ “International Musical Instrument Registry”: quando è stato creato il primo registro?
«CCI ha cominciato a costruire il registro nel 2021 e lo ha lanciato alla fine del 2022, sebbene fosse un mio personale obiettivo fin dall’inizio degli anni Novanta. La mia esperienza nella gestione di una collezione privata di strumenti pregiati e i miei trascorsi nel campo dell’economia e dell’ingegneria mi ha fatto riflettere sul perché non ci fosse modo di identificare gli svariati milioni di strumenti pregiati in tutto il mondo, molti dei quali hanno un valore di gran lunga superiore a quello delle automobili, che hanno numeri di identificazione e sono registrate da agenzie pubbliche».
Quali sono gli obiettivi principali del registro?
«Abbiamo ascoltato diverse persone nella comunità degli strumenti musicali — musicisti, costruttori e collezionisti — e abbiamo creato il registro per andare incontro alle loro esigenze. Custodire la documentazione di costruttori e proprietari in modo virtuale e sicuro è il nostro obiettivo principale, dal momento che i dati di molti strumenti di pregio vengono perduti da una generazione all’altra a causa di disastri naturali e guerre. FindMyInstrument™ è un mezzo affidabile per preservare tale documentazione e renderla disponibile o su richiesta o al pubblico in generale a discrezione dei proprietari, i quali mantengono il pieno controllo dei loro dati.
«I proprietari, inoltre, a volte in mancanza di informazioni verificabili devono pagare premi assicurativi molto alti, mentre le informazioni già verificate su FindMyInstrument™ possono portare a una riduzione dei premi.
«Crediamo anche che sia essenziale preservare e condividere l’eredità culturale degli strumenti di pregio, in modo che le generazioni attuali e quelle future possano avere traccia del loro patrimonio.
«Se FindMyInstrument™ attualmente si occupa soprattutto di strumenti di pregio, è aperta anche a strumenti di fascia più bassa, il che permette ai proprietari di preservare il patrimonio rappresentato da strumenti che hanno un grande valore affettivo senza avere un grande valore di mercato».
Attualmente quanti sono gli strumenti registrati?
«Ci sono quasi 300 strumenti dalle collezioni del Museo del Violino di Cremona, del Metropolitan Museum of Art e da collezioni private. Istituzioni e privati possono diventare “Content Providers of Record” (CPRs) e stiamo accettando nuovi CPRs da tutto il mondo».
Come pensate di sviluppare il registro nei prossimi anni?
«In futuro ci sarà un’App per i dispositivi mobili, una ID card che permetterà una maggiore sicurezza nei trasporti e un ampliamento che porterà il registro a includere altri strumenti oltre agli archi e ai pianoforti. La chiave del successo di questo progetto, tuttavia, è continuare ad asco tare i membri della nostra comunità in modo da continuare a migliorare e potenziare il nostro registro».